Un evento di grande valore simbolico e sociale quello vissuto nella Casa di Reclusione Due Palazzi di Padova, dove si è celebrato l’undicesimo anno di attività della
Polisportiva Pallalpiede, squadra di calcio formata da detenuti che partecipano regolarmente al campionato di
Terza Categoria FIGC-LND della provincia di Padova. Un momento per sfoggiare l’ennesima
Coppa Disciplina, vinta dalla compagine che gioca sempre in casa e per guardare, con un parterre d’eccezione, il docufilm che li vede protagonisti, dal titolo
“Sopra la barriera”, promosso dall’
Area Responsabilità Sociale della Lega Nazionale Dilettanti e girato dall’Agenzia Bonfire di Roma. Il documentario racconta l’esperienza sportiva all’interno di due istituti penitenziari, quello di Lanciano (Chieti) e quello padovano, dando voce ai detenuti protagonisti di un percorso di riscatto attraverso il calcio. Una produzione che ha commosso gli stessi giocatori, ma un po’ tutta la platea, in primis il presidente della Lega Nazionale Dilettanti
Giancarlo Abete. Erano presenti tra gli altri anche
Maria Gabriella Lusi, Direttrice della Casa di Reclusione,
Lara Mottarlini, Presidente della squadra Pallalpiede,
Giuseppe Ruzza, Presidente della FIGC LND Veneto, Diego Bonavina, Assessore allo Sport del Comune di Padova e
Giuliano Giannichedda, Commissario Tecnico della Nazionale Dilettanti che ha condotto un allenamento speciale con la squadra del Due Palazzi. Presenti per la Delegazione di Padova: il Consigliere Regionale Pietro Bianzale, il Delegato Prov. Claudio Pittarello, il Segretario Prov. Massimo Maniero e il Dipendente LND Daniele Bonaldi.
Nel corso degli interventi, sono stati affrontati diversi aspetti legati al valore educativo dello sport in ambito detentivo, con particolare attenzione ai principi di autodisciplina, rispetto delle regole e reinserimento sociale. Un momento particolarmente toccante è stato rappresentato dalle testimonianze dirette dei detenuti, alcuni dei quali fanno parte della squadra fin dalla sua fondazione. Le loro parole hanno messo in luce quanto l’esperienza sportiva abbia inciso positivamente sul percorso personale e sulla qualità della vita all’interno dell’istituto. La manifestazione presentata dalla giornalista di Telenuovo Martina Moscato, ha rappresentato un’ulteriore tappa significativa nel percorso di valorizzazione dello sport come veicolo di inclusione e rieducazione, confermando il progetto Pallalpiede come esempio virtuoso, possibilmente da replicare in altre realtà del nostro Paese.
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